Anno 2018: perché – tra gli strumenti di ricerca di mercato – il Social Media Monitoring è ancora così poco diffuso?
Il web è da molti anni un ambiente dove passiamo gran parte del nostro tempo per i più svariati motivi. Ci informiamo, scambiamo le nostre opinioni su programmi televisivi o artisti, discutiamo animatamente di politica, scriviamo e leggiamo recensioni di prodotti, acquistiamo oggetti o la spesa online. Tutte queste tracce digitali che lasciamo dietro di noi sono ormai talmente numerose e articolate che la Ricerca di Marketing non può non utilizzarle e sfruttarle. Tuttavia, seppur esistano molti strumenti che permettano di raccogliere e catalogare queste tracce, sono ancora poche le Aziende che approcciano questi contenuti con finalità di ricerca e arricchimento informativo e non di solo presidio/ascolto. Per quale motivo – nella ricerca di mercato – non è ancora esploso l’utilizzo del Social Media Monitoring come approccio di Insight generation? Come avvenuto con altri approcci oggi in via di consolidamento (es: qualitativa digitale) ritengo che uno dei freni sia il non avere chiaro quali possano essere le domande a cui il SMM possa rispondere e che tipologia di l’output venga generato. L’intervento mostrerà alcune case history (Media, Banking, Largo Consumo, GDO) e in modo semplice e concreto illustrerà come un approccio innovativo alla comprensione e all’utilizzo delle informazioni digitali possa dare un notevole contributo alla generazione di Insight e al miglioramento delle scelte aziendali.
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